<% Dim objFSO, objCountFile Dim strCountFileName Dim iCount Dim bUseImages Dim I bUseImages = CBool(Request.QueryString("images")) strCountFileName = Server.MapPath(Request.ServerVariables("SCRIPT_NAME") & ".cnt") Set objFSO = Server.CreateObject("Scripting.FileSystemObject") Set objCountFile = objFSO.OpenTextFile(strCountFileName,1,True) If Not objCountFile.AtEndOfStream Then iCount = CLng(objCountFile.ReadAll) Else iCount = 0 End If objCountFile.Close Set objCountFile = Nothing iCount = iCount + 1 Set objCountFile = objFSO.CreateTextFile(strCountFileName, True) objCountFile.Write iCount objCountFile.Close Set objCountFile = Nothing Set objFSO = Nothing %>

Abbiamo sempre pensato che sia importante lasciare una traccia di quello che si fa, non per gloria, ma semplicemente perchè ci piace pensare che il Collettivo avrà lunga vita ed è giusto che chi verrà dopo di noi sappia il nostro vissuto, cosa come e quando, anche per avere dei punti fermi, e poi ci piace ogni tanto guardarci indietro e guardare che la strada vagabonda percorsa si fa sempre più lunga di un pezzettino, al tempo stesso siamo consci che sarà difficile mantenere aggiornatissima questa pagina, prendiamo proprio qui su questa pagina l'impegno di aggiornarla con cadenza mensile, fatta eccezione per l'estate allorchè impegnati nei nostri progetti balcanici nella loro più viva espressione, tra animazione, riunioni, verifiche, rapporti istituzionali e programmazione sarà difficile mettere mano al computer.

È difficile sempre dire o identificare come le cose nascono, dare una data un momento preciso, certo certe date ci sono ma non ti svegli una mattina e ti ritrovi un pensiero che ti viaggia dentro, ti ritrovi riflessioni, che prima sparse, alcune indistinte, iniziano a prendere una forma più compiuta, se vogliamo proprio dare una data ufficiale, ed è quella che noi vagabonde\i assumiamo come nostra data di nascita è il 17 gennaio 2004. Ma cosa c'è dietro, o meglio dentro l'idea di fondare una nuova associazione, sopratutto se si pensa che chi la fonda ha già fatto parte per anni di altre associazioni. Ci sono tante cose, la voglia di fare, le idee di un mondo nuovo, la libertà di poter prendere decisioni, anche posizioni politiche (non partitiche ma politiche, intendendo politica nella sua accezione primigenia, cioè gestione della cosa pubblica), la voglia di sperimentarsi, di non avere nessuno alle spalle, di lottare per un mondo nuovo e libero partendo dalla propria libertà, c'è la voglia di vedere crescere progetti così come li si era pensati.

Da quel 17 gennaio 2004 un pò di tempo è passato e di cose ne abbiamo fatte, di scomesse ne abbiamo vinte, qualcuna l'abbiamo persa, ma siamo ancora qui sempre più convinti delle nostre idee, ma andiamo con ordine. Fin dal 2004 l'attività principale del Collettivo riguardo Balcani, anche se si fanno più di lavorare anche sul disagio giovanile in Italia. Nell'aprile del 2004 la prima intervista in diretta dei Vagabondi a Radio Popolare di Milano durante Ratka Piratka e alcuni giorni dopo la nostra prima Balkan Noc' al circolo Stella Rossa di Milano, l'adesione alle campagne contro la guerra, per la messa al bando delle mine antipersona, contro le banche armate e alla RIBN (Rete Italiana Boicottaggio Nestlè, e poi l'extrafestival di Radio Popolare, ospiti a 100 Popoli Un Mondo in Cascina Monluè, la partecipazione alla festa di Liberazione di Milano, fino alla prima edizione in estate di GIOCHIAMO LA PACE - IGRAMO MIRU, il nostro progetto principale che ci vede impegnati in Bosnia-Erzegovina. L'esperienza ultra positiva di questa prima edizioe è la forza per proseguire nell'impegno. Da ultimo la partecipazione come coorganizatori con l'associazione Altr'onde della manifestazione Obiettivo Mostar.

Il 2005 ci vede ancora impegnati nelle nostre Balkan Noc', con la necessità di darci un 'organizzazione interna, ci vede impegnati nel tentativo di capire e costruire un progetto in Italia sul disagio giovanile. Entriamo a far parte dell'organzzazione di 100 Popoli Un Mondo, ci riproponiamo alla festa di Liberazione di Milano, il progetto GIOCHIAMO LA PACE - IGRAMO MIRU si struttura sempre più e passa da una a due località, il numero dei soci diminuisce ma è fisiologico, l'emotività di alcune adesione dell'anno precedente fa cadere i presupposti di un adesione più aderente il profilo politico-sociale dell'associazione. Come tutte le cose alcuni meccanismi del Collettivo vanno rodati, qualcuno si perde per strada, qualcun altro si aggiunge Nel 2006 tutte le attività proseguono, al progetto estivo in Bosnia si affianca l'edizione invernale, i rapporti con i partner Bosniaci si intensificano e rafforzano, si cerca di creare un piccolo network di associazioni sia in Italia che nei Balcani, si avvia una collaborazione con l'associazione ADA ("Udruzenje roditelja djece i omladine sa posebnim potrebama Bosanska Krupa" - "Associazione genitori bambini e giovani con necesità particolari") di Bosanska Krupa il principio del progetto SOLDI DIVERSAMENTE ABILI, e con la Osnovna Skola di Brezicani il progetto RUKE DO RUKE, il progetto GIOCHIAMO LA PACE - IGRAMO MIRU passa da due a sei scuole.Finalmente in aprile viene avviata una progettualità nel campo Rom di via Triboniano a Milano.

Il 2006 si presenta come un anno chiarificatore per il Collettivo, infatti con l'avvio e il consolidarsi del progetto sul campo Rom iniziano ad emrgere visioni diverse, rispeto alla linea tenuta sino ad allora, sul fare volontariato, sul modo di gestire l'associazione, sui motivi dell'adesione, su cosa si intende per volontariato, una discussione molto accesa inizia a prendere corpo a settembre per concludersi poi a febbraio 2007 che con la votazione dei soci determina l'uscita dall'associazione del gruppo legato al progetto sui Rom, mantenendo la linea politica e gestionale originaria dell'associazione, ci teniamo a precisare che l'oggetto del diquisire non erano i Rom, soggetti del progetto, ma le modalità ormai molto differenti e in taluni casi inconciliabili tra il gruppo dedicato a quella progettualità e il resto dei soci. Questa lunga discussione ha portato poi alla definizione della carta dei principi del Collettivo Vagabondi di Pace così da sgombrare il campo da qualsivolgia adesione non confacente alla carta stessa. Ed ora più convinti che mai portiamo avanti le nostre lotte e i nostri progetti